07 Gennaio 2025

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Corso aggiornamento FER, come e perché seguirlo

Corso aggiornamento FER, come e perché seguirlo

Il corso di aggiornamento FER ha validità triennale ed è obbligatorio per tutti i Responsabili Tecnici di aziende che lavorano con le Fonti di Energia Rinnovabile. Queste si dividono in due grandi macrocategorie: termoidraulica ed elettrica. Nella categoria termoidraulica rientrano gli impianti che prevedono l’installazione di pompe di calore, stufe a pellet e a legna (biomasse) e pannelli solari per il riscaldamento dell’acqua calda sanitaria (ACS).

Nella categoria elettrica rientrano, invece, i pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica in ambito residenziale e i pannelli fototermoelettrici usati in ambito industriale.

Tutti gli impianti che impiegano fonti di energia rinnovabile, quando vengono installati, devono essere certificati da un Responsabile Tecnico in regola con gli aggiornamenti. Di conseguenza sono soggetti ad obbligo di aggiornamento FER anche i termoidraulici che operano su impianti di condizionamento e climatizzazione in pompa di calore.

Nel 2025 si apre la nuova finestra di aggiornamento per tutti coloro che vogliono estendere la propria qualifica fino al 2028.

Chi deve frequentare l’aggiornamento FER?

L’aggiornamento FER è obbligatorio per tutti coloro che hanno la qualifica di Responsabili Tecnici all’interno di un’azienda.

L’obbligo di aggiornamento è iniziato nel 2016 e prevede corsi della durata minima di 16 ore, con cadenza triennale. I Responsabili Tecnici che lavorano con le energie rinnovabili sia in ambito termoidraulico sia in ambito elettrico devono seguire un corso di aggiornamento per entrambe le macrocategorie.

L’aggiornamento FER non solo è indispensabile per operare secondo la Normativa vigente (come previsto dal Decreto Rinnovabili 28/11), ma anche per accrescere le proprie capacità e competenze. Le tecnologie, infatti, si evolvono velocemente, così come le norme di settore: è importante essere sempre correttamente informati e preparati.

Cosa prevede il Decreto Rinnovabili

Il D.lgs. 28/11, anche detto Decreto Rinnovabili, sancisce che tutti gli operatori che si occupano di installazione e manutenzione su:

  • impianti a biomassa,
  • impianti di produzione da fonti rinnovabili (solare termico e solare fotovoltaico),
  • pompe di calore per la produzione di acqua calda sanitaria (ACS) e condizionamento/ climatizzazione,

non siano automaticamente idonei al lavoro, ma debbano possedere alcuni requisiti.

Per maggiori informazioni sui requisiti clicca qui.

Bisogna aggiornare sia il modulo elettrico sia il termoidraulico?

Quando nella visura camerale dell’impresa sono presenti sia le lettere della macrocategoria termoidraulica sia quelle della macrocategoria elettrica, è opportuno procedere con l’aggiornamento di entrambe le qualifiche. Questo a meno che non si operi, per una delle due categorie, su impianti che non utilizzano fonti di energia rinnovabili.

Saltando l’aggiornamento di uno dei due moduli, infatti, si perde la possibilità di lavorare a norma di legge su quella particolare tipologia di impianti e non si possono più rilasciare le dichiarazioni di conformità.

Cosa succede a chi dimentica di aggiornarsi?

Fino a quando non ci si aggiorna nuovamente diventa impossibile eseguire installazioni e manutenzioni su impianti FER.

Per mantenere la propria qualifica come Installatore e Manutentore Straordinario di Impianti Energetici Alimentati da Fonti Rinnovabili è sufficiente:

  1. frequentare il corso di aggiornamento entro i primi 12 mesi del nuovo triennio (in questo momento entro Dicembre 2025);
  2. ottenere l’attestato di avvenuto aggiornamento.

Per non rischiare di rimanere scoperti, è importante organizzarsi per tempo. Frequentare il corso all’ultimo momento, infatti, potrebbe comportare, in caso di ritardi e problemi, la sospensione dell’abilitazione.

Come è organizzato il corso di aggiornamento FER

L’aggiornamento FER ha una durata (minima) di 16 ore per singola macrocategoria, durante le quali saranno presi in esame tutti i principali argomenti di interesse per chi opera nel settore. Tra questi ci sono il Nuovo Regolamento Europeo 2024/2215, cenni storici sugli idrocarburi e le principali normative per lavorare in sicurezza con i gas fluorurati.

Per chi opera sia in ambito termoidraulico sia in ambito elettrico il corso di aggiornamento ha una durata di 24 ore complessive. A seconda dell’ambito di attività prevalente (macrocategoria termoidraulica o macrocategoria elettrica), infatti, è necessario frequentare un modulo da 16 ore per l’attività principale termoidraulica oppure elettrica, più uno integrativo da 8 ore, per aggiornarsi sulle novità della macrocategoria non prevalente.

Il nuovo programma del corso di aggiornamento FER di Afor prevede, come da normativa, 8 ore di formazione teorica più 8 ore con contenuti pratici. Questi ultimi comprendono, ad esempio, indicazioni utili per compilare correttamente senza stress le dichiarazioni di conformità DI.CO. Inoltre, per la categoria termoidraulica è previsto un modulo dedicato ai gas refrigeranti di nuova generazione a basso GWP e un focus sulle biomasse.

Per chi è interessato ad approfondire il tema dei gas naturali alternativi ai gas fluorurati è attivo un corso dedicato.

Per dubbi e domande sull’aggiornamento FER non esitate a contattarci, valuteremo insieme le vostre specifiche esigenze.